Un posto obliquo

Entrare in un posto obliquo è così. Si passa dal buio alla luce, dall’euforia alla paura, dalla certezza al dubbio. Si sale e si scende. Si scivola ma ci si siede anche. E si può perfino vedere stando con gli occhi chiusi. La scoperta è che prima di rinunciare all’impresa è bene attraversare la soglia, sedersi, inclinare un po’ la testa e provare a vedere da una prospettiva diversa.

C’era un sopra e c’era un sotto e c’era un più sotto e un altro sopra che cadeva quasi a picco. C’erano forme nelle forme, alcune fatte ad arte dai proprietari del parco nel tempo, altre nate per caso dall’incontro tra forme portate da fuori o cresciute da sole e ancora dagli incroci dei venti, da simpatie e antipatie tra gli organismi, dai percorsi di certi animali raminghi e più o meno invasivi, più o meno pesanti.

(Testo di Federica Iacobelli)

Illustrazioni tratte dal libro Un posto obliquo. Testo di Federica Iacobelli. Start AC edizioni.

Approfondimenti:

Frizzifrizzi magazine online di cultura visiva. Un posto obliquo: il primo volume della collana “Scopri” di Start è dedicato al Parco Chigi. Intervista con Simone Sbarbati

Topipittori blog. Anche scrivere è un posto obliquo di Federica Iacobelli.